Il linciaggio per motivi politici e razziali ha una storia antichissima negli USA: inizia quando il giudice virginiano Charles Lynch((1736-1796) amministrò varie pene di morte, presiedendo una corte di giustizia irregolare e arbitraria) contro i Lealisti (i coloni fedeli alla corona britannica durante la rivoluzione anti-britannica) e contro gli schiavi che rifiutavano di unirsi alle truppe del Continental Army.

Più tardi il linciaggio divenne una pratica comune negli Stati del Sud, usciti sconfitti dalla Guerra civile contro il Nord. I linciaggi si caratterizzarono come fenomeno di popolo, dei bianchi contro i neri e gli stranieri, ma anche criminali comuni accusati di crimini odiosi(stupri o omicidi). Venne usato non solo per controllare e terrorizzare la minoranza afroamericana ma anche per debellare i primi sindacati dei braccianti agricoli.

La Florida è lo Stato con più linciaggi registrati pro capite mentre la Georgia fu la capitale assoluta dei linciaggi tra il 1900 e il 1930. Quasi 3.500 afroamericani e 1.300 bianchi sono stati linciati negli Stati Uniti tra il 1882 e il 1968.

Sempre dal 1882 al 1968 vennero depositate al Congresso quasi duecento proposte di legge contro il linciaggio; tre di queste furono approvate dalla Camera; sette presidenti degli Stati Uniti tra il 1890 e il 1952 invitarono il Congresso a promulgare una legge federale.

A livello di legislazione dei singoli Stati il linciaggio è sempre stato punito ma le Corti locali, per corruzione, razzismo e sciovinismo, emanarono pochissime condanne. Si stima che il 99% dei colpevoli è rimasto impunito.

Non si registrano più linciaggi dal 1968: la pratica divenne oggetto di odio popolare da quando colpì alcuni rappresentanti e militanti del movimento per i diritti civili. Da allora si cominciò a perseguire pesantemente i membri del KKK che prendevano parte a questi delitti e il fenomeno svanì.

La nuova legge federale prevede una pena di 30 anni di carcere per i colpevoli. È intitolata ad Emmett Till, un adolescente afroamericano di 14 anni, originario di Chicago, ucciso barbaramente per motivi razziali in Mississippi nel 1955. Era sospettato di aver violentato una donna.