siamo soli nell’universo?

 

Per molti anni la domanda che il genere umano si è posto è “siamo soli nell’universo?” o “vi sono forme di vita su altri pianeti?”. Nel corso degli ultimi anni, a queste domande se n’è aggiunta sicuramente una nuova: “è possibile che esistano altre versioni del nostro mondo?”.

 

Nella fisica teorica il concetto di “Multiverso” indica un’ipotesi che postula l’esistenza di universi coesistenti al di fuori del nostro spaziotempo, generalmente chiamati “Dimensioni Parallele”.

Multiverso 

 

Questo concetto venne espresso con rigore scientifico per la prima volta da Hugh Everett III nel 1957, attraverso l’interpretazione a molti mondi della meccanica quantistica, per poi essere successivamente ripreso come possibile conseguenza di alcune teorie scientifiche, come quella delle stringhe o dell’inflazione caotica.

 

Nella filosofia, l’ipotesi di una pluralità di mondi simili alla terra è decisamente antica che, risalente agli atomisti greci, ha trovato poi nuova linfa vitale dopo la rivoluzione copernicana con la scoperta dell’effettiva esistenza di miliardi di galassie.

 

Al giorno d’oggi, l’esistenza di un Multiverso crea accese discussioni all’interno della comunità scientifica, nella quale diversi accademici tendono a collocare questa teoria all’interno delle “Fringe Science”, le cosiddette “Scienze di Confine”.

 

Studiosi come Stephen Hawking e Michio Kaku, tuttavia, sostengono attivamente la sua esistenza.

 

Se nel mondo accademico però si lavora costantemente per confermare o confutare l’esistenza di dimensioni parallele alla nostra, nell’ambito culturale il fenomeno ha preso decisamente piede, diventando un fenomeno di massa.

 

La sua diffusione di massa, nonostante l’esistenza di libri, film e serie tv come “Fringe” o “The Man in The High Castle”, è sicuramente merito del Marvel Cinematic Universe.

 

Nel mondo fumettistico, il concetto di multiverso è presente da anni, ma è negli ultimi tre anni che la sua conoscenza ha preso piede su larga scala diventando una nozione di ampia diffusione. La produzione di serie come “Loki” e di film come “Spiderman – No Way Home” o “Doctor Strange in the Multiverse of Madness” hanno favorito la familiarizzazione di una grande fetta di popolazione con questo concetto.

 

Ma cosa significherebbe, realmente, l’esistenza di realtà parallele?

 

Ogni giorno compiamo delle scelte, alcune volte banali, altre volte estremamente importanti, e queste scelte conducono la nostra vita in una determinata direzione. Ma quante volte ci siamo chiesti cosa sarebbe accaduto se anziché agire in un modo avessimo agito in un altro?

 

Nel Multiverso, da qualche parte, esiste una versione di noi che ha scelto l’opzione che noi abbiamo scartato, che ha seguito e sta seguendo un binario diverso dal nostro.

 

Esisterebbero mondi in cui l’Impero Romano non è mai caduto; dove la Germania ha vinto la Seconda guerra mondiale; mondi in cui i Sovietici hanno vinto la corsa allo spazio o dove le Torri Gemelle sono ancora al loro posto.

 

Gli scenari sono, come si può immaginare, pressoché infiniti.

 

Se l’esistenza di un multiverso verrà confermata dalla scienza, potremmo iniziare a pensare di cercare vita anche lì e conoscere la storia di altre terre che scelsero un destino diverso dal nostro.