STAMPATE IN 3D SULLA LUNA


La NASA ha ufficialmente sottoscritto un contratto con l’azienda ICON, mirato allo sviluppo del progetto Olympus, che permetterà di “stampare” infrastrutture sulla Luna e su Marte usando risorse trovate sulla superficie del nostro satellite e del Pianeta Rosso.

REGOLITE LUNARE AL POSTO DEL CEMENTO

Gli astronauti e i tecnici che nel corso dei prossimi anni lavoreranno sulla Luna dovranno necessariamente avere degli ambienti nei quali vivere e lavorare.

Diventa perciò fondamentale realizzare quelle infrastrutture nel modo più economico possibile, per questa ragione nasce l’idea di utilizzare i materiali reperibili sul suolo lunare. 

La NASA ha quindi assegnato a ICON un contratto da 57,2 milioni di dollari, valido fino al 2028, per sviluppare il progetto Olympus.

Il progetto in una prima fase sarà volto alla realizzazione di infrastrutture come piattaforme di atterraggio, habitat e strade sulla superficie lunare usando la regolite. 

La regolite è la “polvere lunare”, cioè l’insieme di sedimenti e frammenti che compongono lo strato più esterno della superficie del satellite.

L’AZIENDA

ICON realizza abitazioni stampate in 3D dal 2018, sia per uso civile sia per uso militare, come le caserme per l’esercito e l’aeronautica degli Stati Uniti e per il Dipartimento militare del Texas. 

Nel 2021 ha costruito con il suo sistema di stampa Vulcan il primo e unico habitat al mondo simulato della superficie di Marte stampato in 3D chiamato Mars Dune Alpha.

La struttura attualmente si trova presso il Johnson Space Center della NASA e già nell’estate del 2023 verrà usato per compiere missioni che simuleranno soggiorni di un anno sulla superficie di Marte.

La “stampa Vulcan” di ICON è di fatto il grosso ugello semovente che rilascia il materiale secondo gli schemi di realizzazione caricati sul macchinario

È collegato a “Magma”, che contiene il materiale da costruzione regolato nella formula a seconda della struttura da stampare, e al cui interno quindi ha “Lavacrete”, ovvero un cemento stampabile creato da ICON.

Il progetto Olympus NON potrà però fare affidamento sul cemento “Lavacrete”, o di un suo equivalente, perché significherebbe dover spedire il materiale sulla Luna. E molto probabilmente dovrà impiegare un sistema di stampa un po’ più agile rispetto a Vulcan.

ICON intende quindi lavorare con campioni di regolite lunare provenienti dalle missioni Apollo e Artemis e mediante vari simulatori determinare il comportamento meccanico della regolite in condizioni di gravità lunare simulata. 

Queste scoperte daranno risultati che orienteranno i futuri approcci di costruzione lunare non solo per ICON ma per tutta l’industria spaziale.