12 Ottobre, cade oggi la data del festeggiamento del Columbus Day per una stragrande maggioranza di cittadini al di là dell’Oceano Atlantico.

Stragrande maggioranza, ma non totalità, questo per il semplice fatto che il Columbus Day negli ultimi anni si è probabilmente guadagnata il primato di festa più contestata.

LE CONTESTAZIONI

Le controversie sorte in merito alla festa sono ovviamente legate alla figura storica di Cristoforo Colombo e a ciò che avvenne a seguito della scoperta dell’America.

Ascoltando le opinioni dei cittadini, molti si domandano se sia il caso di continuare a celebrare il Columbus Day, o se sia meglio sostituirlo con una festa che includa le celebrazioni delle popolazioni native.

In realtà festeggiare il Columbus Day e dare spazio alle tradizioni dei nativi forse non sono due elementi così inconciliabili; ricordare tradizioni antiche è importante ma è altrettanto importante ricordare ed analizzare fatti storici con occhio critico.

OCCHIO CRITICO AL PASSATO

Giudicare l’operato di chi venne prima di noi con il nostro sistema valoriale è probabilmente il più grande errore che si possa fare quando si cerca di comprendere ciò che avvenne in passato.

In relazione al Columbus Day questo si esplica attraverso le voci di chi sostiene che non ci sia nulla da festeggiare.

Che celebrare il furto di una terra perpetrato con l’inganno sia sbagliato, ma forse seguendo questo principio allora non ci si sarebbe nemmeno dovuti andare a vivere no?

Se si ascolta solo questa voce e la si applica alla storia americana, per esempio, non si dovrebbe festeggiare il giorno dell’Indipendenza, dato che molti firmatari erano schiavisti.

Stesso principio per la festa dei presidenti, per il Giorno dei Veterani o per quello del Ringraziamento.

Il problema di fondo è sempre legato a quel giudizio sulla storia basato su valori moderni,

come se a scoprire l’America sarebbe potuto essere qualcuno con gli ideali di Santa Teresa.

Spostandoci dal paese a stelle e strisce, lo stesso principio varrebbe anche da noi.

Dovremmo abbattere il Colosseo perché i romani vi facevano combattere gladiatori e leoni o perché vi si svolgevano omicidi?

Immagino che la risposta possiate darla da soli.

UNA RIFLESSIONE SULLA STORIA

Dovremmo prendere la storia e nel caso specifico il Columbus Day per ciò che sono, dare un giudizio morale su un fatto avvenuto secoli fa è estremamente complicato.

Un conto è giustificare e un conto è giudicare coloro che vennero prima.

All’epoca di Colombo non c’erano i valori del nostro tempo. Per esempio, non esisteva il concetto dei diritti umani.

Tutto dipende dal sistema di riferimento.

Un tempo si riteneva che la società fosse statica, la scala sociale era fissa e se si nasceva poveri si era destinati a rimanere poveri. Un’ottica del genere per noi è impensabile.

Quindi, buon Columbus Day!

Fonte Foto: https://media.washtimes.com/media/image/2018/10/09/109_2018_b3tyrrell8201.jpg