Le spese militari sono sicuramente tra quelle che gravano di più sui bilanci dei vari stati. Soprattutto in un periodo come questo, segnato dalla guerra in Ucraina, ci si chiede quanto spendano gli stati e in che percentuale in rapporto al loro PIL. Dalla fine della seconda guerra mondiale in poi, le spese per la difesa sono gradualmente andate a scendere, anche se non sono mai state trascurate e occupano un posto di rilievo nei rispettivi bilanci.

Gli stati che spendono di più, in rapporto al loro PIL, sono gli stati del medio oriente e dell’Africa, come Arabia Saudita, Algeria ed Oman che guidano la classifica. Certamente ai vertici della classifica, in quanto a spese militari, si trovano gli Stati Uniti, con una spesa annua di circa 750 miliardi di dollari, corrispondenti a quasi il 4% del PIL. Nel podio troviamo anche Cina e India, con percentuali rispettivamente del 2% e 2,6%, corrispondenti a circa 250 e 73 miliardi di dollari. Al quarto posto si trova la Russia, con le spese militari che pesano sui bilanci del Cremlino di circa il 4,5% del PIL.

In ottica occidente, troviamo gli stati della Nato, la cui spesa media per la difesa si aggira tra l’1,6% e l’1,8%, ben al di sotto della percentuale spesa dagli Stati Uniti. La Nato spende complessivamente circa 1.103 miliardi di dollari, pari al 56% della spesa militare globale. Tra i primi 15 Paesi per spesa militare nel mondo, sei sono membri della Nato: Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Canada. L’Italia rimane nella top 5 europea per spesa e all’undicesima posizione globale. Tra questi, stati come Germania e Francia, utilizzano rispettivamente circa l’1,5% e l’1,9% del loro PIL per sostenere tali costi e si trovano al settimo e ottavo posto in
relazione alla spesa totale. L’Italia si trova all’undicesimo posto per spesa totale e al centoduesimo posto in relazione al proprio PIL, con una fetta che occupa circa l’1,17%.

Relativamente agli impegni assunti con la NATO, la spesa militare su PIL (calcolata secondo i parametri dell’Alleanza) è ancora al di sotto del 2%. I leader della NATO riuniti a Bruxelles durante il Summit straordinario al quale ha partecipato anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si sono accordati per investire il 2% del PIL nazionale nel settore della difesa. Da Bruxelles il presidente Draghi conferma l’intenzione del governo di adeguarsi all’obiettivo del 2% del Pil per la spesa militare: il nostro Paese passerà da circa 25 miliardi l’anno a 38 miliardi l’anno.

Fonti:
tg24.sky.it
https://it.wikipedia.org/wiki/Stati_per_spesa_militare
atlanteguerre.it