Ammaraggio riuscito!

Alle 18.40 ora italiana di domenica 11 dicembre, la capsula abitativa della navicella Orion, destinata a contenere un equipaggio ma ora occupata da manichini, è rientrata sulla Terra al termine della missione Artemis I del nuovo programma lunare Euro-americano.

Le squadre di recupero, composte da membri della Marina statunitense e da ingegneri della Nasa, hanno atteso nell’area dell’isola di Guadalupe, al largo della costa della Baja California, in Messico, il rientro della capsula della missione senza equipaggio.

L’ammaraggio è avvenuto regolarmente e sono stati completati tutti i test previsti per verificare la sicurezza del veicolo, in vista delle future missioni con gli astronauti. 

La Nasa e l’ESA avevano già fatto sapere di essere soddisfatte dei tanti test condotti da questa missione, il cui obiettivo è stato mettere alla prova i nuovi sistemi della capsula Orion per poter passare alla seconda fase del programma Artemis.

La missione Artemis II prevede infatti di portare due astronauti nell’orbita lunare.

Missione pienamente compiuta” con risultati “oltre le aspettative” per il Modulo di Servizio Europeo – ESM della Orion, Così hanno commentato i portavoce dell’Agenzia Spaziale Europea.

Finora la missione è stata perfetta sotto tutti i punti di vista“, ha aggiunto Ralf Zimmermann, a capo dei programmi lunari e del Modulo di servizio europeo di Orion presso Airbus.

Abbiamo avuto qualche problema minore ma non è accaduto nulla di critico e le performance del modulo ESM sono state incredibilmente buone: ha generato più energia del previsto con consumi inferiori all’atteso, ha avuto una propulsione perfetta e ha eseguito manovre nella giusta tempistica, con il giusto angolo e la giusta durata“, ha concluso.

Orion è tornata sulla Terra dopo aver sorvolato il suolo lunare, passando a soli 128 chilometri di distanza dalla sua superficie.

La Orion aveva completato l’ultima grande manovra per imboccare la strada di ritorno verso casa lo scorso 5 dicembre: sfruttando la gravità lunare e la spinta del motore principale dell’Europea Service Module, acceso per circa tre minuti e mezzo, aveva accelerato in direzione della Terra. 

Se questi straordinari risultati saranno confermati e tutto procederà secondo i piani, i primi astronauti potrebbero partire nel 2024 con la missione Artemis II per tornare nell’orbita lunare.

Ma sarà con la missione Artemis III, che torneremo a calpestare il suolo lunare. Proprio in quest’ottica, l’esperta della Nasa Sandra Jones ha detto: “Orion non ha dato un addio alla Luna, ma solo un arrivederci“.

Credit: NASA & ESA