Paolo Borsellino nacque a Palermo il 19 gennaio del 1940.

Dopo aver frequentato la scuola dell’obbligo, si iscrisse al liceo classico dove divenne direttore del giornale studentesco “l’Agorà”.

Il magistrato più giovane d’Italia. 

Dopo essersi laureato in giurisprudenza con 110 e lode a soli ventidue anni, Paolo Borsellino decise di intraprendere la carriera da magistrato vincendo il concorso e classificandosi venticinquesimo sui 171 posti. 

Lavorò presso il tribunale di Enna, divenne pretore a Mazara del Vallo e successivamente a Monreale collaborando con il capitano dell’Arma dei carabinieri Emanuele Basile.

L’amicizia con Chinnici.

Nel 1975 Paolo Borsellino venne trasferito presso l’ufficio istruzione del tribunale di Palermo dove conobbe Rocco Chinnici: capo dell’Ufficio medesimo nonché ideatore del primo “pool antimafia” della storia.

Tra i due si instaurò un forte legame che porterà entrambi al raggiungimento di un unico obiettivo: combattere con le giuste armi Cosa Nostra.

L’amico della “Kalza”.

Durante le partite di calcio nel quartiere popolare di Palermo denominato la “Kalza”, Paolo Borsellino conobbe Giovanni Falcone: l’amico di una vita nonché suo futuro collega.

Tra i due si instaurò un profondo legame racchiuso in un’unica passione che porterà entrambi ad essere definiti gli eroi dell’antimafia.

Due uomini senza macchia e senza paura che con dedizione e senso del dovere, sfideranno Cosa Nostra con l’unica arma che solo un uomo onesto può utilizzare: la giustizia.

Le Stragi di Capaci e di via d’Amelio.

Il 23 maggio del 1992 l’amico della “Kalza”, perse la vita in un tragico evento che sconvolse i cuori di un’intera Nazione nonché la vita del giudice Borsellino: lasciato solo ormai se non dalla sua famiglia e dagli uomini della sua scorta che rimarrà con lui fino al 19 luglio.

Difatti quel giorno in via d’Amelio, una bomba esplose sotto casa della mamma del giudice Borsellino uccidendo quest’ultimo e i suoi angeli custodi.

Trent’anni dopo.

A distanza di anni dalla scomparsa di Paolo Borsellino, ci rendiamo conto che uomini come lui continueranno a vivere per sempre perché “chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”.