Il dovere

Il dovere (dal latino debere, contratto da dehibere, comp. di de- e habere «avere», quindi propr. «avere avuto qualcosa da uno e perciò essergli debitore») è il comportamento imposto da una norma.

A seconda del contesto, si hanno diversi tipi di norme, ad esempio giuridiche, morali, religiose, filosofiche.

La storia del dovere

La nozione di dovere è stata elaborata originariamente dagli stoici i quali affermavano che fossero doverose le azioni che la ragione consiglia di compiere come onorare i genitori, i fratelli, la patria. Cicerone, nel De officiis, ha trasmesso le dottrine stoiche al mondo romano e ha dato una trattazione completa dei doveri dell’uomo, che fa coincidere con l’adempimento delle quattro virtù fondamentali: sapienza, giustizia, forza d’animo e temperanza.

La cultura del dovere

Negli anni a seguire, numerosi furono gli uomini i quali decisero di adempiere al proprio dovere morale: un dovere che negli anni, si tramandò di generazione in generazione, un dovere preso di soprassalto da tutti quegli uomini onesti che adesso non hanno più paura di scendere in piazza e che hanno deciso di combattere la mafia con la parola.

La lotta alla criminalità organizzata

“Guarda Giovanni, fanno il tifo per noi!”

La lotta contro la criminalità organizzata deve essere la lotta di tutti: la lotta di tutti quegli uomini che hanno deciso di rompere le catene dell’omertà e di respirare il fresco profumo di cui parlava Paolo Borsellino: “La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.
La cultura della legalità farà sì che la scomparsa di uomini come Falcone e Borsellino, non sarà stata vana.

“Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene”.
[Paolo Borsellino]