L’omicidio di Pio La Torre

6 aprile 1982: una data che lasciò un’impronta indelebile nella storia della nostra Italia contemporanea e forse l’inizio di qualcosa, che col passare degli anni, non si sarebbe mai fermata.

In quella data, nella città di Palermo, veniva ucciso per mano di Cosa Nostra l’Onorevole Pio la Torre. La Torre, tra le sue molteplici azioni, fu anche il protagonista della nomina come prefetto del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Un eroe valoroso, il generale Dalla Chiesa, fu uno dei protagonisti del contrasto alle Brigate Rosse.

I 120 giorni di Dalla Chiesa

Il Generale venne inviato a Palermo con uno scopo: combattere a testa alta Cosa Nostra con le stesse armi impiegate per contrastare il terrorismo nel periodo più duro degli “Anni di Piombo”. Non fu così però.

Il Generale Dalla Chiesa fu privato ancor prima di iniziare dei mezzi da lui richieste per iniziare la sua battaglia contro Cosa Nostra. Lasciato solo nella gestione degli attentati che, in quei 120 giorni di permanenza in Sicilia, macchiarono di sangue la città di Palermo.

L’agguato e la morte

Carlo Alberto dalla Chiesa venne ucciso il 3 settembre del 1982 insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di polizia Domenico Russo.

L’agguanto fu organizzato dalla criminalità organizzata. Dopo aver lasciato la sua residenza insieme alla moglie, venne raggiunto dai sicari, che bloccando l’auto crivellarono di colpi i 3 occupanti non lasciando loro alcuna possibilità di salvezza.

Il ricordo e l’impegno

“Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli”.

Che il ricordo e l’esempio di uomini come Dalla Chiesa, possa rimanere impresso sempre nei cuori di coloro che ad oggi, lottano per  un’Italia migliore fondata sugli stessi principi per cui il Generale perse la vita: la libertà, l’amor di patria e la giustizia.

L’impegno della nostra generazione deve essere quello di una lotta serrata a chi della criminalità ne ha fatto un sistema organizzato.