Mentre le truppe russe acquisiscono posizioni strategiche nel territorio ucraino e la battaglia per il controllo di Kiev è tutt’ora in corso e dall’esito incerto, cerchiamo di chiarire le ragioni che hanno permesso all’esercito russo di acquisire tutti questi vantaggi strategici nei confronti di un esercito ucraino che, anche se messo in seria difficoltà, continua a opporre una fiera resistenza. Come già evidenziato in un articolo precedente, la penetrazione delle truppe di terra russe in territorio ucraino è stata avvantaggiata dalla rapida conquista, da parte dell’aviazione militare, dello spazio aereo. In particolare, il peso della difesa aerea ucraina è ricaduto su due specifiche componenti della sua forza armata: l’aviazione da combattimento, dotata di 37 caccia multiruolo Mikoyan-Gurevich Mig-29 supportati da 32 intercettori pilotati Sukhoi Su-27 e sulle Forze Missilistiche di Difesa Antiaerea unite alle Forze Radar.
Queste componenti della difesa ucraina hanno provato ad opporre una fiera resistenza all’avanzata aerea russa ma la chiave che Putin ha utilizzato per metterle in crisi, nonostante esse si preparassero da anni a questo scontro, risiede in un tipo di arma la quale, fino a pochi anni fa, sarebbe stata più adatta ad un videogame piuttosto che ad un contesto di guerra reale. Le chiavi di Putin prendono il nome di Kh-47M2 Kinzhal e di 3M-22 Zircon.
Questi due nomi identificano una nuova tipologia di missili ipersonici (dove per ipersonico si intende un missile in grado di raggiungere velocità prossime ai Mach 10) studiati esattamente allo scopo di neutralizzare le difese antiaeree di un avversario, prima che esso abbia il tempo di reagire all’attacco e senza avere tantomeno la possibilità di intercettare un oggetto che viaggia cinque volte più velocemente della velocità del suono. L’utilizzo di queste armi mette a tacere tutte quelle voci che vedevano l’esercito della Federazione Russa come un gigante dai piedi d’argilla e dagli armamenti antiquati. Sicuramente l’esercito russo soffre, come quasi tutti gli eserciti del momento, di un problema di legacy systems. Ma queste ore hanno dimostrato come l’aspirante nuovo Zar sia ancora in grado di estrarre assi dalla sua manica. Nell’attesa dello sviluppo degli eventi e, soprattutto, con un occhio puntato sull’assedio di Kiev, continuano a giungere notizie del fatto che l’aviazione ucraina per quanto messa in pesante difficoltà dalle forze russe, continua ad opporsi all’invasore non concedendogli il completo controllo dello spazio aereo. Il governo ucraino rivendica l’abbattimento di diversi velivoli russi, sia da combattimento che da trasporto truppe.
Con lo sviluppo degli eventi, la situazione si fa sempre più critica, soprattutto al livello umanitario. Ma le forze ucraine, dopo in iniziale sbandamento, sembrano aver serrato le proprie fila, rallentando e in alcuni casi bloccando l’avanzata russa, che comunque continua a mantenere ampia libertà di manovra nello spazio aereo ucraino.