Continua il lockdown in Cina, in particolar modo a Shanghai, centro di una nuova ondata di Covid-19 che conta 25 milioni di abitanti e che vede i propri cittadini rinchiusi nelle proprie abitazioni a tempo indefinito.

Le autorità sanitarie cinesi, dopo aver chiuso in maniera selettiva alcuni quartieri nei giorni precedenti, a causa dell’aumento dei vari contagi nella grande metropoli, hanno deciso di estendere il lockdown a tutta la città: una decisione che ha avuto un grave impatto sulle vite quotidiane dei cittadini e sulle varie attività commerciali.

Tanti bambini positivi al Covid e separati dai propri genitori, l’esercito cinese è impegnato nella gestione della crisi, vige la paura per la carenza di alimenti, giardini artificiali nel salotto della propria dimora poiché è severamente vietato di uscire persino col proprio cane. Tutto questo a Shanghai, città della Cina orientale collassata per l’emergenza sanitaria.

Le lamentele vanno dai centri di quarantena affollati e antigienici alle difficoltà di reperire generi alimentari oppure accedere alle cure mediche.

La decisione più drastica è stata quella di separare i bambini positivi dai propri familiari, scatenando una rabbia diffusa in tutto il Paese stesso.

Dopo le varie proteste, ora è permesso ai genitori di stare con i propri figli positivi in isolamento, grazie ad una firma di un documento nel quale ci si assumono i rischi del caso e ci si impegna a seguire le ferree regole delle varie strutture.

Dunque, chiunque risulti positivo, asintomatico o con una lieve infezione, deve essere isolato rispetto alle persone non infette, compresi anche i bambini.

Pechino, nonostante ciò, insiste sempre di più a sradicare in modo completo il virus.

Nella città di Shanghai sono fermi anche i mezzi di trasporto pubblico, cosi come le attività produttive non essenziali. Nella grande metropoli sono state allestite circa 62 strutture di quarantena in hotel e centri espositivi per ospitare tutte le persone in isolamento.

Molti dei casi positivi sono asintomatici e al momento non sono stati registrati nuovi decessi. La paura dei cittadini è quella di rimanere, in stato di emergenza, senza cibo nelle proprie abitazioni e per cercar di mantenere in equilibrio la situazione il governo manda ad ogni residenza un kit provvisto di verdure e di altri prodotti utili alle varie famiglie, ma nella maggior parte dei casi è molto poco.

Oltre a questo, hanno iniziato a girare i droni, dotati di altoparlante, che sorvolano la città cinese avvertendo: “si prega di rispettare le restrizioni contro il Covid-19. Controlla il desiderio di libertà della tua anima. Non aprire le finestra e non cantare”; i “droni poliziotti” sono usati per obbedire alle limitazioni e adottare misure come lavarsi le mani e indossare mascherine.

Al momento, però, sembra essere escluso un allentamento della politica di combattere il virus in Cina, ovvero della politica zero Covid; il vicepremier cinese Sun Chunlan continua a ribadire di insistere su questa politica al fine di sconfiggere definitivamente il virus.