Anche quest’anno, come da tradizione, si è tenuta la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, conosciuta anche con il semplice appellativo di “Festival di Venezia”.
La mostra ha celebrato la sua 78esima edizione, organizzata come sempre dalla Biennale di Venezia, istituzione culturale nata nel 1895, e diretta da Alberto Barbera.
Il Festival di Venezia è una delle più importanti mostre cinematografiche europee, seconda in termini di antichità a livello mondiale, preceduta solo dagli Oscar. L’obiettivo è quello «di favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, spettacolo e industria, in uno spirito di libertà e di dialogo. Una sezione è dedicata alla valorizzazione di operazioni di restauro di film classici per contribuire a una migliore conoscenza della storia del cinema, in particolare a vantaggio del pubblico dei giovani».
Il Festival di Venezia nacque nel lontano 1932, in pieno periodo fascista, da un’idea dell’allora presidente della Biennale di Venezia, il conte Giuseppe Volpi; dello scultore (segretario generale) Antonio Maraini e di Luciano De Feo, il segretario generale de l’Unione Cinematografica Educativa. La prima rassegna si svolse sulla terrazza dell’Hotel Excelsior di Venezia. La mostra ricevette un forte appoggio dalle autorità fascista, ma ancora non si trattava di una rassegna competitiva: i titoli venivano esclusivamente presentati al pubblico.
Nonostante questo, si vantarono pellicole di grandi valore già dalla prima edizione del festival, quali Proibito, di Frank Capra, Grand Hotel di Edmun Goulding; Frankenstein di James Whale, e molti altri.
Il primo film della storia ad essere proiettato fu Il dottor Jekyll di Rouben Mamoulian, mentre il primo film italiano fu Gli uomini, che mascalzoni… di Camerini. Pur non essendo ancora una competizione, venne comunque scelto di assegnare un premio al miglior regista tramite una votazione da parte del pubblico, il quale decretò come vincitore il sovietico Nikolaj Ekk per il film Il cammino verso la vita. Fu anche nominata una miglior attrice Helen Hayes e un miglior attore, Fredric March. La rassegna divenne a tutti gli effetti competitiva durante la seconda edizione che si volse due anni dopo. Tra i primi premi assegnati c’era la Coppa Mussolini.
Ad oggi, il principale premio che viene assegnato, assieme a diversi altri, è il Leone d’oro al miglior film (già dal 1946), nome che deve la sua origine al simbolo della città di Venezia (il Leone di San Marco). Tale premio è considerato tra i più importanti che si possano ricevere dal punto di vista della critica cinematografica, al pari di quelli assegnati dalle altre due mostre del cinema europee: la Palma d’oro presso il Festival di Cannes e l’Orso d’oro presso il Festival internazionale del cinema di Berlino.
Gli altri premi conferiti sono: il Leone d’Argento ad un regista che si è distinto in quell’edizione; la Coppa Volpi attribuita al miglior interprete maschile e femminile presente dal 1934 (la Coppa Mussolini invece è stata eliminata); il premio Mastroianni assegnato dal 1998 per premiare un interprete emergente nel panorama cinematografico internazionale e, infine, il premio Osella assegnato alla miglior sceneggiatura dal 2005.
Anche la struttura odierna del Festival è stata modificata in quanto non si tiene più presso un’unica sede; vi sono tantissime sale tra cui quella del Pala Biennale (la più grande), Sala Darsena, Sala Grande del Palazzo del Cinema e altre sale presso il Palazzo del Casinò.
Fonte Foto: https://www.rendez-vous-fantasia.com/wp-content/uploads/2019/07/Venice-Film-Festival-red-carpet-mostra-del-cinema-venezia.jpg