La Moldavia si sta preparando al peggio, è alto il timore di un allargamento della guerra in corso all’interno dei propri confini che, di giorno in giorno, si sta facendo sempre più reale.
La data che è stata segnata è quella del 9 maggio, giorno in cui in Russia si festeggia la vittoria sui nazisti. Secondo le intelligence occidentali, il prossimo 9 maggio Vladimir Putin andrà a dichiarare una guerra totale in Ucraina.
Questo significherebbe non solo l’introduzione della legge marziale in Russia, ma anche la possibilità di ricorrere a una mobilitazione militare di massa che garantirebbe forze fresche a un esercito russo al momento ha subito perdite pesanti.
La Moldavia è uno stato piccolo, nato dopo lo scioglimento dell’Urss. Nel 1993 ha dovuto affrontare una guerra civile che ha portato alla nascita della Repubblica separatista della Transnistria, una piccola striscia di terra al confine con l’Ucraina. La Moldavia ha sempre guardato verso l’Occidente, la Transnistria al contrario, essendo russofona ha sempre sostenuto la Russia,
nonostante quest’ultima non la riconosca.
Nonostante questo in Transnistria sono presenti circa 1800 soldati russi, in teoria di stanza nella capitale separatista Tisarpol per garantire la sicurezza nel territorio agli abitanti di lingua russa.
Quando è scoppiata la guerra in Ucraina, la Moldavia ha presentato la richiesta formale di ingresso nell’Unione europea, anche se si tratta del Paese con il più basso PIL pro capite del Vecchio Continente. La paura più grande è infatti che la Transnistria possa diventare il nuovo Donbass, le paure moldave sono aumentate ancora di più in seguito alle ultime esplosioni avvenute a Tiraspol.
I separatisti e il Cremlino hanno accusato direttamente l’Ucraina dell’accaduto, per le autorità moldave invece, si è trattato solo di una messinscena russa, per poter cosi creare il pretesto per una invasione. La Moldavia da giorni ha messo in stato di allerta le proprie forze speciali, ma il suo esercito supera di poco le 7.000 unità contro i 10.000 uomini che invece sarebbero a disposizione delle forze della Transnistria.
Se ci dovesse essere una invasione russa, anche se ben equipaggiato grazie magari all’invio di armi e di personale militare, difficilmente l’esercito moldavo potrebbe resistere come sta facendo da oltre due mesi quello ucraino, che può contare su circa 200.000 uomini da anni armati dall’Occidente.
In caso di occupazione della Transnistria, la Russia potrebbe mettere in campo un assedio a tenaglia per conquistare Odessa raggiungendo così lo scopo di controllare tutto il Sud dell’Ucraina tagliando completamente fuori Kiev dal mare.