Nuova corsa allo spazio

Prima l’Unione Sovietica, ora la Cina. La nuova corsa allo spazio trova vigore nel XXI° secolo grazie alla potenza orientale che dopo essersi imposta a parole come nuovo competitor per la NASA/ESA ora porta sul tavolo anche i fatti.

Scintille che sanno di fuoco dopo la conferenza stampa mostrata sul sito statale Xinhua dove la Cina annunciava di aver scoperto un nuovo minerale sulla Luna e per la prima volta di rivendicarne la proprietà.

La sonda Chang’e-5

La sonda lunare Chang’e-5 ha trovato un nuovo minerale. Changesite-(Y) è un minerale fosfato trovato in mezzo ai campioni di basalto lunare. Questo minerale è caratterizzato dalla sua forma a colonna, assenza di colore e dalla sua opacità semitrasparente.

Boomberg ha posto l’attenzione su un dettaglio cruciale: il materiale potrebbe contenere Elio-3, un isotopo di importanza fondamentale che si forma in modo naturale sul suolo lunare e che potrebbe essere la chiave di volta per la produzione di energia pulita sia sulla Luna che sulla Terra.

La Cina, tuttavia, non è la prima a scoprire nuovi minerali sulla Luna. Prima di lei ovviamente furono Stati Uniti e URSS a compiere le prime significative scoperte sul nostro satellite. La scoperta cinese ha avuto però altre conseguenze.

Tre nuove missioni annunciate

La Cina ha annunciato infatti tre nuove missioni senza equipaggio, accedendo, come non succedeva dagli anni ’60, gli animi di chi guarda al cielo con interesse. Oltre alla Cina come abbiamo già detto anche Stati Uniti ed Europa si preparano a tornare sulla Luna col programma Artemis. Questa nuova competizione che mira a portare in modo permanente l’uomo sulla Luna potrebbe avere nelle estrazioni minerarie la sua chiave di volta.

Al momento nessun paese rivendica la Luna, secondo il Trattato sullo spazio extra-atmosferico di quasi 60 anni fa, ma gli esperti di politica spaziale oramai chiedono sempre più insistentemente un aggiornamento degli accordi redatti e messi in vigore nel 1967 proprio in vista di un possibile scontro sulla Luna tra USA e URSS.

Il mondo rimane però in attesa di scoprire ulteriori dettagli sul Changesite-(Y). Se davvero si rivelerà essere una fonte d’energia per questa e la prossima generazione, allora aspettiamoci pure di assistere a degli storici sviluppi sulla politica spaziale.

Immagine di copertina da Washington Post