Crollo delle criptovalute
Durante le ultime settimane si è verificato un vero e proprio crollo delle criptovalute, causato
da un contesto generale di panic selling. Dopo aver raggiunto un picco di quasi 3 trilioni di dollari per
capitalizzazione di mercato nel novembre del 2021, il mercato ha continuato la sua discesa, a volte in
maniera costante, altre invece in maniera più veloce e imprevedibile.
Le cause del crollo
La guerra in Ucraina, l’inflazione, le paure sull’andamento dell’economia mondiale e adesso il crollo di uno dei progetti più promettenti nel mondo crypto non hanno fatto altro che alimentare la forte discesa a cui stiamo ancora assistendo.
Se le previsioni per la fine del 2021 erano fortemente rialziste, i vari eventi shock hanno invertito i trend,
con il risultato di un 2022 con un andamento ribassista e con le speranze da parte di tutti gli investitori di
recuperare almeno i massimi precedenti. Si tratta di un mercato molto volatile e poco regolamentato. Basti
pensare che fino a qualche settimana fa il valore totale del mercato crypto si aggirava intorno a 1,6 trilioni
di dollari, mentre ad oggi è di circa 1,2 trilioni. In due settimane sono stati liquidati circa 400 miliardi di
dollari come conseguenza dei timori da parte degli investitori.
L’implosione del progetto Terra
La causa più evidente è l’implosione del progetto Terra, il cui token Luna capitalizzava circa 21 miliardi di
dollari prima del crash. Alla base di ciò troviamo la perdita dell’ancoraggio al dollaro del valore della sua
stablecoin algoritmica, UST, su cui si fonda tutto l’ecosistema. A causa anche di una forte manipolazione di
mercato, UST ha perso il suo valore come conseguenza di una vendita della stablecoin e di Bitcoin, utilizzati
nell’ecosistema stesso come fondo di tutela. Tale crollo ha generato panico, che si è esteso anche alle altre
criptovalute. Terra ha registrato così un crollo del 100%, passando da 85$ a 0$ in poco tempo.
Non sono mancate le critiche da parte di molti all’intero sistema delle criptovalute, che hanno visto questi
avvenimenti come un pretesto per dichiararne la fine per l’ennesima volta.
La solidità del mercato
Definire le criptovalute come una scommessa o come un azzardo sono delle affermazioni abbastanza pesanti, anche perché insieme al crollo delle crypto si è verificato un crollo dei mercati finanziari in generale, in particolare il prezzo di Bitcoin
sembra ormai correlato al prezzo del Nasdaq. Nonostante quindi si tratti di un mercato fortemente volatile
a causa della poca regolamentazione e della ancora scarsa diffusione, quello delle crypto è tra i più
promettenti e solidi, in quanto molti progetti hanno un grande valore intrinseco e la community di
investitori e aziende è sempre più convinta e coesa.