Il prossimo 14 e 15 Maggio, Finlandia e Svezia sono intenzionate a presentare la loro richiesta di adesione all’Alleanza Atlantica, che nel giro di qualche mese, sarà accettata, i due paesi diranno così addio alla loro storica neutralità.

La motivazione, di questo storico cambio è indubbiamente legato all’escalation della guerra in Ucraina, portando i due Paesi scandinavi a schierarsi e rivedere le rispettive posizioni in politica estera.

Stoccolma è da sempre neutrale, neutralità ben radicata dai tempi di Carlo XIV, agli inizi dell’Ottocento; la Finlandia, invece, è neutrale dalla fine della Seconda Guerra mondiale in base alla ridefinizione degli equilibri dovuti alla Guerra Fredda.

Questo evento storico, pare però abbia fatto nascere una reazione inattesa visto il grande momento di forte interconnessione tra Nato e Unione europea, destinata a intensificarsi con l’eventuale ingresso di Svezia e Finlandia.

La reazione inattesa è arrivata dalla Croazia, che minaccia il veto. “È un’avventura molto pericolosa“, ha detto il presidente Milanovic scagliandosi contro quella che a suo dire rappresenta una disparità di trattamento: “La Finlandia può entrare nella Nato dalla sera alla mattina, quando invece la Bulgaria e la Romania non possono entrare in Schengen, l’Albania e la Macedonia del Nord non possono iniziare i negoziati di adesione all’Ue e il Kosovo addirittura non viene riconosciuto“.

Le parole di Milanovic però non devono essere lette come sinonimo di una possibile fuga da parte della Croazia dalla Nato, anzi esse rappresentano un ulteriore invito ad allargare e a collaborale con altri paesi che negli ultimi anni sono stati messi da parte o il cui dialogo è stato rimandato per via di varie problematiche soprattutto legate alla regione Balcanica.

Milanovic è perfettamente cosciente del peso politico del suo paese, non è la prima volta infatti che Croazia si fa da portavoce degli altri paesi balcanici, questo fa capire come la Croazia abbia intenzione di vedere un’Europa unita su tutti i fronti, anche quello balcanico, che soprattutto negli ultimi secoli si era mostrato quello più problematico e diviso.

Probabilmente l’entrata di Finlandia e Svezia porterà l’Europa a rivedere alcune tematiche che spesso ha rimandato negli ultimi anni. Le parole di Milanovic dunque devono essere viste come una sorta di preavviso nel non dimenticare anche altre questioni che risultato necessarie per compattare ulteriormente NATO ed Unione Europea.