Il Covid-19 in Cina non si ferma. Nonostante la dura politica “zero Covid” del governo cinese, i casi sono in continuo aumento.

Nel Paese ci sono 46 città in lockdown totale o parziale per contrastare la trasmissione della variante Omicron. Circa 343 milioni di persone, situate in province che rappresentano l’80% del PIL, sono colpite da restrizioni.

Sono stati annunciati altri 50 casi, che portano il totale delle infezioni a quasi 150: si tratta di numeri radicalmente bassi ma, rispetto ad altri Paesi, restano un fallimento della strategia sanitaria già applicata e portata avanti dalle autorità cinesi.

La variante altamente contagiosa Omicron ha chiuso Shanghai da oltre un mese; ora si rischia lo stesso anche nella capitale del paese, Pechino, mentre continua il dibattito sull’approccio di tolleranza zero contro il Covid.

La capitale ha vietato il consumo dei pasti nei ristoranti, ha chiuso le scuole, ha bloccato matrimoni e funerali, ha ordinato ai residenti di fornire la prova di un test Covid negativo per entrare nei luoghi pubblici: si parla di un’escalation di restrizioni che ha avuto il via allo scattare di cinque giorni di vacanza.

Nella Repubblica Popolare Cinese le celebrazioni della Festa del Lavoro hanno una lunga durante, la festa è infatti iniziata il 30 aprile. Questo è un periodo tradizionalmente intenso per i viaggi di massa e le riunioni in Cina. Molti governi locali hanno dato ordine ai residenti di non abbandonare le proprie città se non in caso di massima urgenza ed hanno imposto lunghi periodi di quarantena per tutti coloro che provengono da aree in cui sono stati segnalati casi di Covid.

La circolazione della variante Omicron sta mettendo in crisi vari funzionari e residenti, molti dei quali si sono attivati velocemente a fare scorta di generi alimentari di prima necessità nell’ultima settimana, temendo che possa arrivare a loro un possibile lockdown.

Le varie autorità cinesi hanno iniziato diversi cicli di test di massa ed hanno iniziato a sospendere le scuole, durante il periodo delle vacanze i servizi di ristorazione sono stati sospesi e bloccati.

Tutto questo non si limita solamente ai giorni di festa: dopo le ferie, i lavoratori e gli studenti saranno tenuti a presentare un nuovo test Covid negativo, sostenuto nelle 48 precedenti, per tornare a lavoro o a scuola; a partire dal 5 maggio, tutti i residenti saranno tenuti a fornire un test Covid negativo, sostenuto nei sette giorni precedenti, per avere la possibilità di accedere nei luoghi pubblici, tra cui il trasporto pubblico; tutti i residenti devono fare un test Covid almeno una volta alla settimana.

I timori per una nuova stretta del governo hanno svalutato la moneta cinese, lo yuan, che continua a dare spazio al dollaro. Dal punto di vista economico, gli effetti di questa situazione preoccupano il Politburo del Partito Comunista Cinese.

Il meeting del vertice, costituito da 25 funzionari, compreso il presidente Xi Jinping, si è concentrato sull’analisi dell’attuale crisi e del lavoro economico. L’economia cinese ha dovuto far fronte alle crescenti complessità e incertezze,per rendere più essenziale la ricerca della stabilità.

Per questo motivo il Politburo ha rinnovato “il sostegno al principio ‘prima le persone,prima la vita’ e all’approccio ‘zero-Covid dinamico’ per proteggere la salute e la vita delle persone e per ridurre l’impatto dell’epidemia sullo sviluppo sociale ed economico”.