Nel corso di un evento “show and tell” tenutosi alla fine di novembre, Elon Musk ha dichiarato che la sua azienda di interfacce cervello-computer, Neuralink potrebbe impiantare uno dei suoi dispositivi nella testa di qualcuno entro i prossimi sei mesi, affermando poi che in futuro lui stesso si farà impiantare il dispositivo nella propria testa. 

Durante la presentazione, Musk, ha dichiarato che l’azienda si è attivata presentando la maggior parte dei documenti necessari per la sperimentazione clinica umana alla Food and Drug Administration, che regola i dispositivi medici negli Stati Uniti.

In precedenza, Musk si era detto fiducioso di poter iniziare la sperimentazione umana nel 2020, successivamente nel 2022 ed ora almeno nel 2023. 

L’obiettivo di Neuralink è quello di creare un dispositivo che possa essere impiantato nel cervello e utilizzato per controllare un computer con l‘attività cerebrale.

Nel 2019, Musk aveva rivelato che l’azienda si trovava in uno stadio avanzato dei test sulle scimmie, arrivando a presentare nel 2020 dei suini sui quali erano stati innestati gli impianti.

L’anno scorso Neuralink ha pubblicato un video che mostrava una scimmia che era in grado di giocare con un videogioco in modo totalmente autonomo con il suo cervello.

Quest’anno le scimmie sono tornate; in un video dimostrativo, una di loro ha aiutato a “digitare” la frase “welcome to show and tell” utilizzando il proprio impianto, concentrandosi su parole e lettere evidenziate.

Un altro video ha mostrato come le scimmie sono state addestrate a caricare i dispositivi sedendosi sotto un caricatore wireless. 

Nel corso della presentazione, i ricercatori di Neuralink hanno anche mostrato un maiale su un tapis roulant, che secondo loro li aiuterà a studiare come affrontare in futuro i problemi di mobilità delle persone. 

I dispositivi Neuralink sono piccoli, con più “fili” flessibili che possono essere inseriti nel cervello.

È come sostituire un pezzo di cranio con uno smartwatch, in mancanza di un’analogia migliore”, ha detto Musk. Il motivo per cui i chirurghi robot sono in grado di operare è la minuscola dimensione di questi fili.

L’evento si è concentrato principalmente su una presentazione tecnica del dispositivo, mostrandone la costruzione del sistema, le sfide che il team ha affrontato, come la tecnologia è migliorata finora e quali sono i prossimi sviluppi.  

I ricercatori dell’azienda hanno detto di essere al lavoro anche sullo sviluppo di trattamenti in grado di migliorare o ripristinare la vista, oppure a ripristinare il movimento nelle persone paralizzate.

L’ultimo accenno all’impianto principale della Neuralink è stato sul suo aggiornamento, l’azienda si è detta infatti ambiziosa di riuscire ad aggiornare costantemente e facilmente il dispositivo, senza ripercussioni per il possessore.

Sono abbastanza sicuro che non vorreste un iPhone 1 nella vostra testa se fosse disponibile un iPhone 14”, ha infatti concluso Musk