Il sempre maggior consumo da parte delle famiglie italiane di energia elettrica e di gas hanno fatto pensare già a fine 2021 ad un possibile aumento delle bollette. Lo scoppio della guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia hanno aumentato ulteriormente le preoccupazioni e i prezzi delle risorse energetiche sono saliti alle stelle. In seguito al decreto sulla riduzione delle accise, prorogato al 2 maggio 2022, e in seguito ai tagli sulle bollette di luce e gas a partire dal 1 aprile, la situazione resta sempre delicata e non priva di preoccupazioni.

L’Italia, a livello di risorse energetiche, è un paese non autosufficiente. Importa miliardi di euro fonti energetiche ogni anno. I dati sono resi disponibili dal Bilancio Energetico Nazionale (BEN), un documento con cui uno Stato raccoglie le entrate e le uscite energetiche dal paese. Consiste in una vera e propria raccolta di come uno Stato produce, trasforma, trasporta e distribuisce energia. Attraverso il BEN è possibile stabilire, nell’arco di un anno, la migliore o la peggiore allocazione di energia da parte di un paese, verificare il progresso delle fonti rinnovabili su quelle non rinnovabili, stimare il grado di dipendenza dalle importazioni o le capacità di esportazioni. 

Su quali fonti si basa il sistema energetico Italiano? Le risorse utilizzate dall’Italia per il suo fabbisogno sono così distribuite: petrolio 35%, gas naturale 32%, carbone 8%, energie rinnovabili 19%, energia elettrica importata 6%. Come si può notare, i combustibili fossili ricoprono circa il 75% del fabbisogno energetico dell’Italia e si tratta di fonti più costose e più esposte a fluttuazioni di prezzo. Il petrolio è importato per la quasi totalità dal Medio Oriente e dal Nord Africa. Per quanto riguarda il gas, viene importato circa il 70% del totale attraverso metanodotti internazionali. Tra i principali fornitori troviamo Russia, Algeria e Paesi Bassi. 

Il carbone viene tutto importato, invece, l’energia elettrica prodotta in Italia non riesce a soddisfare il fabbisogno totale. Una piccola percentuale, intorno al 5% viene importata dalla Svizzera e dalla Francia (che la produce con il nucleare). L’energia idroelettrica è l’unica fonte energetica nazionale. Nonostante l’Italia abbia fatto molti passi avanti sulle direttive europee sulle energie rinnovabili, è ancora carente e dipendente dall’estero, troppo esposta a possibili crisi internazionali, come è successo per esempio in Ucraina. A tal proposito è stata adottata nel 2017 la Strategia Energetica Nazionale (SEN), con l’obiettivo di rendere l’Italia più competitiva e con un minor impatto ambientale. 

Fonti:

BEN 2015 – Ministrero dello Sviluppo Economico

SEN 2017 – Ministero dello Sviluppo Economico

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